Scarificazione – Guida completa: storia, esecuzione e idee.

Scopriamo insieme la pratica della scarificazione, la sua storia e come viene effettuata.

Scarificazione

Ad oggi esistono molti tipi di body art e, dato che rispetto a qualche decennio fa sono meno malviste, diventano sempre più popolari e normali (se così si può dire!).

Tra piercing, tatuaggi e impianti in silicone, ognuno riesce a creare il proprio stile nel modo che più preferisce.

In questo articolo andremo ad analizzare la scarificazione, chiamata anche scarification o tatuaggio in rilievo.
Vedremo in cosa consiste, la sua storia e quali sono le differenze tra questa pratica e il tatuaggio tradizionale.

Inoltre, in fondo all’articolo, troverete una gallery di idee a riguardo.

Ma adesso, bando alle ciance: iniziamo!

Storia della Scarificazione

scarificazione africa

La scarificazione è una modificazione permanente della cute.

La sua storia risale a tempi molto lontani: pensate che il reperto più antico riguardante questa pratica risale all’era del Paleolitico, intorno all’8000 a.c.

Particolarmente diffusa in Africa, come il tatuaggio nella cultura Maori, la scarificazione rappresenta il passaggio della persona alla vita adulta.
Inoltre è utilizzato dalle popolazioni indigene per mostrare lo status sociale dell’individuo, identificare l’appartenenza ad un determinato gruppo e per motivi legati all’estetica.

In passato veniva praticata anche durante rituali terapeutici e curativi.

Mentre ad oggi, specialmente in occidente, si fa di tutto per ridurre il dolore, nei rituali di iniziazione esso era l’elemento fondamentale di tutta la cerimonia.

Ad oggi molti stati hanno vietato questa body art; nonostante ciò, è ancora praticata sia nelle popolazioni indigene dell’Africa e della Nuova Guinea, sia in occidente e nel resto del mondo.

Che cos’è la scarificazione?

scarificazione loto

Inanzi tutto diamo una definizione:

per scarificazione, o scarification, si intende una deformazione permanente della cute volta alla decorazione del corpo umano e composta per lo più da cicatrici e cheloidi.

Insomma, quei disegni composti da cicatrici ben visibili e rialzate.

Tecnicamente consiste nel creare dei solchi profondi nella cute e rallentare il processo di guarigione per creare cicatrici molto visibili.

In generale, possiamo dire che esistono cinque tipi di scarification: cutting, skinning o peeling, abrasione, ice kiss e branding.
Andiamo a vedere nel dettaglio in cosa consistono e quali sono le loro differenze.

scarificazione infografica

Cutting

Il cutting è la forma di scarificazione più conosciuta e consiste nell‘incidere e tagliare la pelle in modo profondo e marcato.
Generalmente si utilizzano strumenti monouso o sterilizzabili in autoclave come i bisturi.

Nel cutting i tagli sono profondi circa 1,5/2 mm.
Al contrario di quel che si può pensare, tagli più profondi non sono consigliati e non portano a cicatrici più visibili, bensì aumentano i rischi e le probabilità di complicanze.

Skinning (o peeling)

Con questo termine si intende la scarification eseguita tramite la rimozione di veri e propri lembi di pelle.
Solitamente si usa per scarificazioni molto ampie.

Tecnicamente si intaglia l’area da scarificare, si solleva con degli strumenti appositi e la si rimuove creando il design desiderato.

Abrasione

L’abrasione è uno dei metodi meno conosciuti e utilizzati in occidente.
In questo caso, si rimuove degli strati di pelle tramite sfregamento.

Come strumenti si utilizzano generalmente la lana d’acciaio o la carta vetrata.

La scarification per abrasione crea generalmente cicatrici molto sottili.

Ice Kiss (marchio a freddo)

Questa tecnica utilizza sostanze chimiche, come l’azoto liquido, per creare lesioni anche abbastanza profonde.

In questo caso, i disegni complessi sono sconsigliati in quanto difficili da realizzare.

Branding

Il branding è la pratica meno diffusa insieme a quella per abrasione e consiste nel creare delle cicatrici utilizzando sistemi di marchiatura a fuoco.

Differenze tra scarificazione e tatuaggio

scarificazione e tatuaggio

Le differenze tra la pratica di scarification e il tatuaggio sono moltissime: si tratta infatti di due procedure completamente differenti.

Mentre nel tatuaggio si inserisce del pigmento a livello del derma per creare dei disegni più o meno complessi, nella scarificazione si rimuovono, nel vero senso della parola, degli strati di pelle.

Inoltre, mentre nel tatuaggio si cerca di velocizzare la guarigione, nella scarification si rallenta al fine di evidenziare maggiormente le cicatrici che andranno a formarsi.

Senza contare gli strumenti utilizzati!
Da un lato abbiamo gli aghi per tatuaggio e la classica macchinetta, rotativa o a bobine, dall’altro abbiamo bisturi, macchinette per cauterizzare e azoto liquido.

Rischi

Ultimo punto, ma non meno importante, è quello riguardante i rischi delle due procedure.

La scarificazione è a tutti gli effetti molto più dolorosa e pericolosa del tatuaggio.
I rischi di infezione sono molto più elevati, soprattutto perché, tendendo a rallentare la guarigione della zona, si lascia aperta una ferita profonda.

Inoltre il fattore dolore non è da sottovalutare: pensate che alcune persone sono state trasportate all’ospedale sotto shock dopo la seduta di scarification!

Dove farla

Non tutti gli studi di tatuaggi e piercing effettuano la scarificazione: anzi, sono davvero pochi i professionisti specializzati in questa pratica.
Rivolgetevi esclusivamente a studi competenti ed igienicamente impeccabili.

Evitate assolutamente il fai da te e i cosiddetti “tatuatori in casa”!
I rischi sono molto elevati e le conseguenze possono essere davvero gravi.

Cura

Come abbiamo appena visto, la cura dei cosiddetti tatuaggi in rilievo è totalmente differente da quella dei tatuaggi tradizionali.

Ogni artista specializzato in questo tipo di modificazione consiglia la cura che reputa più consona e, come sappiamo bene, è sempre consigliabile seguire il parere di un professionista.

In ogni caso, per la scarification si rallenta la cicatrizzazione della ferita per evitare la formazione della crosta.
Come?
Mantenendo l’area scarificata perennemente pulita, umida e idratata.

Il nostro consiglio è quello di seguire quel che dice il professionista, di lavarsi le mani prima di cambiare le garze (che dovranno essere sterili ed umide) e di cercare di non irritare in alcun modo la zona i questione.
Quindi niente sole, piscina o depilazione!

Design

scarificazione pesce

Come abbiamo visto, in generale le scarificazioni vengono effettuate principalmente per motivi legati all’estetica e durante riti di iniziazione alla vita adulta.
I design più utilizzati sono quelli geometrici e floreali.

Inoltre sono molto in voga i design di simboli, come l’unalome, e i mandala.

Comunque sia, ad oggi è possibile effettuare scarificazioni più complesse grazie all’evoluzione tecnologica e all’utilizzo di strumenti all’avanguardia.

Gallery

Dopo aver scoperto la storia di questa pratica e in cosa consiste tecnicamente, andiamo a vedere una gallery con qualche foto a riguardo.

Per quanto dolorosa e rischiosa, la scarificazione è sempre più diffusa, soprattutto fra le “micro culture” e gli amanti delle modificazioni corporee estreme.

Ad ogni modo, come in ogni articolo troverete i credits dei vari artisti in basso a destra di ogni foto.
Date un’occhiata ai loro profili e seguiteli su Instagram!

ATTENZIONE IMMAGINI FORTI

scarificazione farfalla

scarificazione polso

scarificazione mano di fatima

scarificazione unalome

scarificazione ancora

scarificazione mandala

scarificazione collo guarita

scarificazione geometrica

scarificazione triangolo

scarificazione viso

 

Non esitate a contattarci per qualsiasi informazione o chiarimento: siamo sempre a disposizione!
Potete farlo commentando il nostro blog o scrivendoci su uno dei nostri social.
Troverete i links nella barra laterale.

Alla prossima e #stayinked!

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