Scopriamo insieme come funziona la macchinetta a bobine e da quali elementi è composta.
Macchinetta a bobine
Esistono due tipi di macchinette da tatuaggio: quelle a bobine e quelle rotative.
Sostanzialmente la differenza sta nel movimento effettuato dalla macchinetta stessa e di conseguenza dall’ago.
Nella macchinetta a bobine il movimento è verticale, in quella rotativa è invece rotatorio e la battuta più morbida.
Se stai iniziando a tatuare e cerchi un kit che contiene una o più macchinette a bobine, visita il nostro articolo “Kit tattoo” e scopri di più!
In questo articolo parleremo della macchinetta a bobine, della sua storia, degli elementi che la costituiscono e di come essi vadano a modificarne il funzionamento.
Storia
La macchinetta per tatuaggi è un dispositivo utilizzato appunto per l’esecuzione dei tatuaggi ed introdurre il pigmento nel derma.
La prima macchinetta venne creata da Samuel O’Reilly.
O’Reilly modificò la penna elettrica utilizzata per la duplicazione di documenti, trasformandola nel prototipo di macchinetta a bobine che conosciamo oggi.
L’invenzione venne comunque brevettata da Thomas Riley, in Inghilterra.
Inizialmente le macchinette erano molto pesanti e poco maneggevoli.
Con il tempo e l’evoluzione tecnologica è stato possibile controllare in modo eccelso la penetrazione dell’ago, la velocità e la forza di applicazione.
Tipi di macchinetta a bobine
Possiamo intendere le macchinette come circuiti elettrici: più il circuito elettrico è corto , più la macchinetta è veloce e meno è potente.
La lunghezza del circuito è determinata dalla lunghezza della molla anteriore e generalmente le macchinette da linea hanno una battuta più secca rispetto agli altri due tipi.
Un piccolo approfondimento è necessario per quanto riguarda quelle ibride.
Le macchinette ibride sono composte da diversi elementi sia da linea che da sfumatura, tendenzialmente hanno un circuito lungo associato ad un movimento veloce.
Riescono a fare sia sfumature che linee ma entro un certo limite: solitamente possono tirare aghi da linea sino a 11 e aghi magnum da 5 a 12.
Per altre informazioni riguardanti la taratura degli aghi, puoi consultare il nostro articolo “Aghi da tatuaggio“.
A prescindere dal tipo di macchinetta utilizzato, è comunque necessario ricordarsi che ogni pelle ha bisogno di un diverso settaggio che dipende da fattori qualli la soglia del dolore, il colore ed il tipo di pelle.
Costituzione
Gli elementi principali che costituiscono la macchinetta a bobine sono molteplici ed alcuni vanno a modificare completamente le prestazioni della macchinetta stessa.
In questo paragrafo andremo ad analizzarli uno ad uno per capire meglio dove andare a mettere le mani in caso di “guasto” o necessità.
Telaio
Il telaio è l’elemento che sostiene la macchinetta.
La sua geometria è costituita da due parti fondamentali: il carico, ossia l’inclinazione del braccio, e la distanza tra il braccio verticale ed il fondo.
Le distanze e le inclinazione dei bracci fanno si che la macchinetta sia da linea o da sfumature.
I materiali utilizzati per la fabbricazione dei telai delle macchinette in generalo sono l’ottone, il ferro e l’alluminio.
Ognuno di essi ha delle caratteristiche particolari:
- Il ferro è un buon conduttore ed è molto leggero. L’unico problema è che tende ad ossidarsi e per questo è necessario stare attenti alle condizioni del materiale per evitarne la rottura.
- L’ottone invece non si ossida ed esteticamente è bello. A differenza del ferro non è un buon conduttore, e per questo viene utilizzato lo Yoke, un elemento la cui funzione è quella di creare un circuito elettrico nelle suddette macchinette.
- Come il ferro, l’alluminio è leggero ed un buon conduttore.
Motore
Il blocco motore di queste macchinette è composto dal condensatore e dalle bobine.
Bobine
Le bobine sono essenzialmente avvolgimenti di filo il cui numero di spire determina la potenza della macchinetta.
Più è alto e più la macchinetta è potente.
È essenziale capire che la potenza è inversamente proporzionale alla velocità: più la macchinetta è potente e più è lenta.
Il numero di spire dipende dall’altezza delle bobine ed è utile per quanto riguarda il voltaggio da utilizzare:
VOLTAGGIO MACCHINETTA = N° SPIRE ± 1
Inoltre il numero di spire determina anche il riscaldamento della macchinetta: meno spire ci sono e più la macchinetta tende a scaldarsi.
Un altro fattore riguardante le bobine è il gange: lo spessore del filamento.
Più è spesso e più corrente passa.
Lo spessore può essere di 0,22/0,24 mm ma esso non influisce sul funzionamento e le prestazioni della macchinetta.
Condensatore
Il condensatore è un dispositivo che immagazzina energia: anche in questo caso vale il principio riguardante la velocità e la potenza.
Nelle macchinette a bobine i condensatori possono essere da 33 o 47 microfarad.
In passato si utilizzavano quelli da 33 microfarad per quelle da linea e quelli da 47 per quelle da sfumatura.
Ad oggi si utilizzano bobine da 8 spire (32 mm) e condensatori da 47 microfarad per ottimizzare la velocità e la potenza.
Molle e barra
I fattori precedentemente elencati influiscono in modo relativo per quanto riguarda la macchinetta ed il suo funzionamento.
Gli elementi che andremo a trattare in questo sotto-paragrafo, ossia le molle e la barra, sono quelli più importanti.
Barra
La barra è l’elemento che chiude il circuito elettrico ed è caratterizzata da tre fattori: lunghezza, conformazione e distanza.
Più la barra è lunga, più è flessibile e di conseguenza la macchinetta più potente.
Molle
Nella macchinetta a bobine sono presenti due molle: quella posteriore e quella anteriore.
Anteriore
La molla anteriore influisce sulla velocità di chiusura del circuito.
La sua caratteristica principale è lo spessore : più è spessa più la macchinetta è potente.
Lo spessore della molla anteriore può essere di 0.4 mm (S) o 0.5 mm (M).
Posteriore
La molla posteriore influisce invece sulla quantità di aghi che la macchinetta può supportare.
La sua caratteristica principale è la lunghezza: più è lunga e più la macchinetta è potente.
Generalmente le misure sono standard:
Linea: 33 mm
Ibrida: 42 mm
Sfumatura: 44 mm
O’ring
Un altro piccolo elemento essenziale nelle macchinette a bobine è l’o’ring.
L’o’ring è un cuscinetto la cui funzione è quella di diminuire la violenza dell’urto della molla anteriore.
Esso avvicina la molla alla vite di contatto.
Più è grosso e più fa si che il movimento della macchinetta sia veloce e , di conseguenza, meno potente.
Conoscere gli elementi caratteristici è importante nel caso in cui si voglia utilizzare questo tipo di macchinetta, soprattutto per scegliere quelle migliori per il tipo di lavoro che devono svolgere.
Per qualsiasi chiarimento ed informazione non esitate a contattarci sia qui che sui nostri social!
Questo articolo ha un commento
Ciao!
Mi sono imbattuto nel vostro forum e devo dire che ho molto apprezzato il vostro post sulla macchinenna a bobine, avete parlato di argomenti che difficilmente si riescono a trovare in italiano.
Mi è venuto un dubbio, quando parlate della molla anteriore, avete scritto che questa più è spessa (a parità di tutti gli altri fattori) più la macchinetta diventa potente e di conseguenza meno veloce, però io credo sia il contrario, una molla anteriore più spessa sarà più rigida e avrà una battuta più veloce e di conseguenza più debole
Vi scrivo per confrontarmi, e provate a capirci di più di questi fantastici ma complicati macchinari