Vediamo insieme il funzionamento delle macchinette rotative e gli elementi che le costituiscono.
Macchinetta rotativa
Come abbiamo visto precedentemente sull’articolo “Macchinetta a bobine“, nel tatuaggio esistono essenzialmente due tipi di macchinetta: rotativa e a bobine.
Per quanto riguarda quest’ultime, abbiamo trattato la loro storia, costituzione e il loro funzionamento nell’articolo che abbiamo elencato qui sopra.
Bando alle ciance!
Passiamo quindi alla protagonista del nostro articolo: la macchinetta rotativa.
Se stai iniziando a tatuare e cerchi un kit che contiene una o più macchinette rotative, visita il nostro articolo “Kit tattoo” e scopri di più!
Storia
Come ben sappiamo, la macchinetta per tatuaggi è lo strumento utilizzato per l’esecuzione dei tattoos. (Ma dai!)
Inizia a svilupparsi e diffondersi intorno alla fine dell’800, grazie all’invenzione, e la successiva modifica, della penna elettrica inventata da Thomas Edison.
In origine esistevano solo le macchinette a bobine.
L’invenzione della rotativa è abbastanza recente ed è stata possibile sia grazie allo sviluppo tecnologico che alla voglia di andare in contro alle esigenze dei tatuatori e ridurre quindi il peso e il rumore dello strumento.
Macchinetta rotativa
A differenza delle macchinette a bobine, nelle rotative gli elementi non sono facilmente smontabili e riconoscibili.
Ad ogni modo, le parti essenziali sono il motore elettrico e l’eccentrico.
Motore
Il motorino elettrico serve appunto ad azionare gli aghi.
Lo fa utilizzando l’elettricità e sviluppando un movimento rotatorio: da qui il nome macchinetta ROTATIVA.
Eccentrico
L’eccentrico, chiamato anche camma, è un dispositivo che ha la funzione di modificare il movimento rotatorio in un movimento verticale.
In questo modo fa si che l’ago penetri nella cute con il classico movimento “su e giù”.
Solitamente le misure dell’eccentrico sono:
- 3,5 mm
- 4,2 mm
Telaio
Anche nelle macchinette rotative è presente il telaio e serve a dare sostegno alla macchinetta.
Generalmente per la fabbricazione si utilizzano materiali quali alluminio ed ottone.
Differenze tra macchinette a bobine e rotative
Le differenze sostanziali tra le macchinette rotative e quelle a bobine sono molte.
Le più evidenti ed importanti riguardano:
- peso
- vibrazioni
- movimento
- settaggio
- costituzione
- battuta
Analizziamole una per volta.
Peso e vibrazioni
Inanzi tutto, le rotative sono molto più leggere e maneggevoli.
Basti pensare che il peso medio di una macchinetta a bobine è di circa 200/250 grammi mentre quello di una rotativa si aggira intorno ai 100 grammi.
Ovviamente non è sempre così!
Esistono alcune bobine molto leggere e un esempio lampante è quello delle FK irons.
Inoltre le macchinette rotative hanno delle vibrazioni molto minori e sono davvero silenziose e ciò è dovuto appunto all’assenza delle bobine.
Movimento e battuta
Come abbiamo detto parlando del motore e dell’eccentrico, mentre le macchinette a bobine si basano sul movimento verticale dovuto all’elettromagnetismo, quelle rotative utilizzano il movimento rotatorio del motore.
Ciò determina un’altra differenza sostanziale: la battuta, ossia l’oscillazione lineare dell’ago.
Nelle rotative la battuta è molto più morbida e delicata.
Settaggio e costituzione
Gli elementi essenziali che costituiscono i due tipi di macchinetta sono diversi.
Data l’assenza di molle, barre e viti di contatto, le macchinette rotative non necessitano di alcun settaggio, né quotidiano né generale.
Le varie parti che compongono le rotative sono compatte e non modificabili: in caso di guasto o rottura non è possibile intervenire velocemente.
Insomma: se si rompe o la mandate in assistenza, e il che richiede tempi relativamente lunghi e costi non proprio bassi, oppure la buttate.
Sotto questo aspetto, le macchinette a bobine sono molto più funzionali dato che la sostituzione dei vari elementi è semplice ed economica.
In conclusione…
Dopo aver visto ed analizzato i vari elementi che costituiscono la macchinetta rotativa e le loro funzioni, passiamo alle conclusioni. (Anche la rima!)
Le rotative, soprattutto quelle moderne e di qualità, sono adatte sia a tracciare le linee (anche abbastanza spesse) che per lavori di sfumatura e riempimento.
Grazie alla battuta morbida, è possibile fare sedute più lunghe senza traumatizzare troppo la cute.
Ciò nonostante quelle a bobine, per lavori con linee molto spesse come nell’old school, restano le migliori.
Noi comunque consigliamo ai neofiti di provarle entrambe e di scegliere quelle con cui si trovano meglio.
Se siete alla ricerca di un kit per iniziare a tatuare, date un’occhiata la nostro articolo “Recensioni kit tattoo“.
Troverete molte informazioni a riguardo ed tra i consigliati c’è anche un kit che contiene una macchinetta rotativa e una a bobine.
Grazie al progresso tecnologico, ormai la differenza è davvero poca.
La scelta è personale.
C’è chi preferisce la leggerezza delle rotative e chi ama invece la tradizione delle bobine.
Come già detto, la cosa migliore è fare un investimento completo, provarle entrambe e scegliere la più adatta alle proprie esigenze al proprio stile.
Speriamo che questo articolo vi abbia aiutato a chiarirvi le idee su com’è fatta una rotativa e le varie differenze che ci sono tra questa e quella a bobine.
Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere!
Come sempre, per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!
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